Perché bicudi

È sufficiente digitare il termine «Bibbia» o «Bible» in qualsiasi motore di ricerca per rendersi conto di quanto sia sterminato il numero di siti di argomento biblico. Ci si potrebbe dunque chiedere che senso ha aumentarne il numero.
Se, nonostante tutto, si è scelto la modalità sito internet, lo si è fatto per tre ragioni essenziali:
– anzitutto, perché è uno strumento adatto ad un lavoro collaborativo: grazie alla tecnologia informatica, è possibile confrontarsi, scambiarsi materiale e interagire senza il vincolo della presenza fisica; in questo senso la virtualità assume i connotati della virtuosità;
– in secondo luogo, perché è uno strumento flessibile: a differenza del testo cartaceo, esso non ha vincoli strutturali, i percorsi di lettura non sono obbligati e obbliganti, i materiali possono essere facilmente aggiunti o eliminati a seconda delle esigenze; insomma, un sito è un’«opera aperta» (guarda caso proprio come la Bibbia);
– un altro vincolo da cui il web si è (almeno in parte) liberato è lo spazio; per questo, un sito può fungere anche da “deposito di materiali”, che possono essere condivisi, e quindi valorizzati, senza giacere inascoltati nel remoto angolo di qualche cassetto.
Il sito è ancora un work in progress. Diverse voci ancora sono inattive, altre se dovranno aggiungere, altre dovranno essere eliminate. Per dirla in termini biblici, non si arriverà mai alla canonizzazione: lo strumento usato e l’argomento trattato non lo prevedono.
 
L’articolazione di bicudi.net
Partendo dal presupposto che non si possono apprezzare gli effetti culturali della Bibbia (Wirkungsgeschichte) senza conoscerne prima le cause, il sito intende illustrare i primi senza però trascurare le seconde. Esso è pertanto diviso in quattro sezioni: «didattica», «percorsi», «materiali», «risorse».
 
1. La parte didattica, oltre alla proposta specifica, contiene un piccolo vademecum con l’indicazione dei principali strumenti per la ricerca scientifica biblica: mi sembra importante che anche chi si avvicina alla Bibbia non da specialista conosca quali sono gli attrezzi del mestiere usati nel lavoro esegetico. C’è poi una sezione che, con l’andare del tempo, dovrebbe raccogliere ulteriori riflessioni metodologiche relative all’insegnamento biblico nella scuola.
 
2. La sezione Percorsi  si apre con una raccolta di saggi che illustrano, sul versante sia teorico sia pratico, l’analisi narrativa applicata al testo biblico. Seguono poi delle proposte didattiche che possono essere utilizzate dai/dalle docenti per mostrare come la Bibbia sia stata e continui ad essere ricodificata dalla letteratura, la filosofia, la storia, la storia dell’arte, il cinema e il teatro, la musica.
 
3. La parte relativa ai Materiali è interamente dedicata alla Grundgeschichte: docenti o studenti che si accostino da profani alla Bibbia vi possono trovare delle informazioni sufficientemente ampie e complete per poter conoscere i molteplici aspetti del testo biblico. In particolare, ci si è concentrati sulla struttura del testo (Antico e Nuovo Testamento, l’assetto canonico dei libri, la logica interna, le lingue della Bibbia, i supporti della scrittura), sulla storia del testo (formazione e caratteri del Testo Masoretico, formazione e caratteri del testo del Nuovo Testamento, i principali manoscritti del TM e del NT, storia della formazione del canone) e sulle traduzioni del testo (la LXX, la Vulgata, le traduzioni di età moderna, le traduzioni contemporanee). Adeguato spazio è stato riservato ai metodi di lettura del testo (esegesi ebraica, la lettura cristiana, il metodo storico-critico). Con il tempo si completerà anche la presentazione (forma, contenuto, temi, riletture) dei più importanti libri biblici.
 
4. La sezione risorse vuole essere una sorta di guida per orientarsi nello sconfinato mondo della Bibbia in Internet. Come tutti sanno, la ricerca in rete offre inattese opportunità, ma può anche diventare fonte di frustrazione se si smarrisce il filo di Arianna che consenta di “andare sul sicuro”, senza perdersi nei meandri del World Wide Web. Viene quindi presentata, senza ovviamente la pretesa della completezza, una selezione delle più significative risorse bibliche presenti in rete.